Aditus

8 Luglio 2021

Nel momento, a suo modo solenne, di inaugurare questo nuovo spazio web, si pone il problema di dargli un nome; di trovare una titolazione che sia sintetica ed efficace, ricca di rifrazioni, ma immediata. Un solo vocabolo che, da un lato, traduca il senso profondo della decisione della Biblioteca Apostolica Vaticana di affacciarsi ancor di più sull’ampio mondo della comunicazione digitale e social, e, dall’altro, esprima quanto il pubblico potrà trovare in questo nuovo spazio.

Aditus

Un vocabolo che traduca anzitutto la “gradualità”: una istituzione antica, complessa e moderna come la Biblioteca Apostolica Vaticana non può che svelarsi progressivamente, mostrando a poco a poco, ognuno dei molteplici aspetti della sua storia secolare, delle sue attività ordinarie e straordinarie, delle vicende del proprio patrimonio, oltre che delle figure di chi vi ha lavorato e di chi l’ha visitata. Così come non può non essere graduale e progressivo il movimento di avvicinamento di chi varca la porta di ingresso della Vaticana, fisicamente o virtualmente: si tratta di luoghi, di tesori e di vicende che richiedono lunghi tempi di studio, uno sguardo attento e minuzioso, tempi ampi di riflessione. Un termine – quello che qui servirebbe – che potesse esprimere anche l’aspetto fisico di questo ingresso: curioso eppure tentennante, acerbo e deciso, magari maldestro o intimorito.

Un vocabolo che traduca anche l’”eccezionalità” dell’evento: la Biblioteca Apostolica Vaticana, che da oltre cinque secoli è aperta soltanto a studiosi altamente qualificati, per la prima volta nella sua storia accoglie virtualmente qualsiasi persona che voglia scoprirla e visitarla; dalla metà del XV secolo non era mai successo che chiunque potesse avere accesso alle nostre sale e al nostro patrimonio librario e artistico; ma c’è di più: attraverso questo canale sarà possibile scoprire luoghi, persone e professionalità che nemmeno una visita fisica permetterebbe di vedere. Un’occasione inedita anche per la centenaria vicenda della nostra istituzione.

Dove trovare, però, un solo vocabolo capace di esprimere questa complessità? Qualche momento di esitazione, una lunga inconcludente fluttuazione nel vuoto, e poi l’idea: ovvia, come tutte le cose, una volta scoperte. Sul portale di ingresso che nel Cortile di San Damaso per secoli ha permesso l’accesso alla Biblioteca Apostolica Vaticana, era iscritto, e si può leggere tuttora: «Adito alla Biblioteca ed al Museo». Un rapido passaggio al più classico dei vocabolari latini, ed ecco la soluzione:

Adĭtŭs, ūs, s. m.: 1 avvicinamento; adito, accesso; ingresso; 2 primo passo; possibilità, facoltà, occasione.

Aditus, il nuovo spazio web della Vaticana, avrà una cadenza mensile: un mese dopo l’altro sarete guidati alla scoperta della biblioteca, dei suoi luoghi e dei suoi tesori, del personale e delle innumerevoli professionalità che vi si esprimono, della sua storia e di quanti l’hanno frequentata o la frequentano ora. Una tessera dopo l’altra il mosaico di questa istituzione, secolare eppure dinamicissima, prenderà forma; e proprio a un gioco di puzzle vi inviteremo a partire dalla prossima uscita!

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